L’economia circolare, la sostenibilità ambientale e il riciclo sono temi sempre più d’impatto per le filiere produttive europee tanto che le imprese si stanno adeguando ai nuovi standard delle politiche UE, fermo restando però che ogni Stato può legiferare in modo autonomo e differenziato (anche sull’etichettatura).
Questo comporta la necessità di tenere monitorato sia ogni Paese europeo per conoscere le normative nazionali che sono in continua evoluzione, come è successo di recente in Francia con il Triman, sia a livello Europeo come dimostrato dal Timber Regulation e a livello mondiale dalla certificazione FSC.
La Francia e il logo Triman
In Francia un recente decreto (n. 2021-835 del 29 giugno 2021) ha chiarito le modalità di etichettatura e le prossime scadenze sull’obbligo di utilizzo del c.d. “Logo Triman”, il simbolo che produttori, importatori o distributori che introducono sul mercato francese prodotti riciclabili sono tenuti ad esporre, secondo il principio della responsabilità estesa del produttore (EPR).
Una delle principali novità di carattere generale riguarda l’obbligo di marcare i prodotti o i loro imballaggi con il logo Triman, insieme alle istruzioni per il flusso di riciclo, che scatterà dal 30 novembre 2022. Per i prodotti già sul mercato a quella data, ma privi della marcatura, si prevede un ulteriore rinvio dell’obbligo di 6 mesi, e quindi al 30 maggio 2023, per consentire l’esaurimento delle scorte.
Ulteriore novità, già entrata in vigore dal 1° gennaio 2022 riguarda l’inclusione degli articoli per lo sport e per il tempo libero tra le categorie di prodotto soggette all’obbligo di responsabilità estesa del produttore.
Come e dove apporre il Triman
Il logo Triman dovrà essere sempre accompagnato dalle indicazioni sul corretto smaltimento del materiale e che sono destinate ai consumatori. L’insieme del logo e delle indicazioni per il recupero e il riciclo vengono definite “signage” (segnaletica) che dovrà essere applicata ai prodotti o ai loro imballaggi, anche mediante adesivo, oppure su un documento accompagnatorio (es. foglietto istruzioni o foglio inserito nella scatola).
Non sarà quindi più sufficiente il solo logo, ma sono necessarie anche le indicazioni.
Alcune rare eccezioni sono legate alle dimensioni del prodotto. In particolare:
- Per prodotti o imballaggi con lato maggiore < 10 cm2 non accompagnati da documentazione: è consentito riportare la segnaletica solo on-line
- Per prodotti o imballaggi con lato maggiore ≥ 10 cm2 e ≤ 20 cm2: il logo Triman deve essere presente sul prodotto, mentre le indicazioni per il riciclo possono essere fornite on-line
Infine, è bene ricordare che il logo non deve essere sovrapposto ad altri marchi e non deve essere a colori. A tale proposito, le organizzazioni PRO di filiera e il Ministero dell’Ambiente stanno esaminando le proposte di segnaletica loro sottoposte per fornire chiarimenti e variabili.
L’Europa e il Timber Regulation
Nel 2010 l’Unione Europea ha approvato un regolamento volto a prevenire il commercio di legname illegale in Europa e nel 2013 è entrato in vigore il Regolamento (EU) 995/2010, meglio noto come EU Timber Regulation (EUTR).
A cosa si applica il TR?
Il Timber Regulation si applica al legno e a tutti i prodotti da esso derivati, inclusa la carta; per capirne la portata provate a pensare a tutti gli imballaggi di carta che si utilizzano per prodotti di vario genere.
La Commissione Europea ha recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Regolamento di Esecuzione che illustra i requisiti che devono essere soddisfatti da schemi di certificazione forestale o da altri schemi di verifica indipendente, Si precisano inoltre le modalità, la natura e la frequenza dei controlli che dovranno essere svolti dalle singole autorità competenti nazionali.
L’Unione Europea, almeno al momento, sembra non riconoscere alcuno schema di certificazione forestale volontario attualmente disponibile come green lane, cioè come prova automatica di rispetto dei requisiti della EUTR, ma è ipotizzabile che gli operatori del settore, già in possesso di una certificazione FSC (di gestione forestale o catena di custodia) vengano considerati meno “rischiosi” (ovvero più rispettosi delle regole) rispetto ad altri, ai fini della Timber Regulation.
Cosa è FSC?
Il Forest Stewardship Council è un’ONG (organizzazione non governativa) internazionale senza scopo di lucro che ha dato vita ad un sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello internazionale. La certificazione, che abilita ad apporre un vero e proprio marchio registrato, ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati (Fonte Wikipedia).
Lo standard FSC specifica i requisiti per l’utilizzo dei marchi FSC sui prodotti certificati, la promozione di prodotti certificati e lo status dell’azienda/organizzazione come titolare del certificato FSC. Il rispetto di questo standard è obbligatorio per tutti i possessori di certificati autorizzati all’uso dei marchi FSC. Il documento costituisce inoltre la base per la valutazione e l’approvazione degli usi dei marchi FSC da parte di tutti i titolari di certificati.
Chi rilascia i certificati FSC?
I certificati FSC possono essere rilasciati esclusivamente da Enti di Certificazione che siano in possesso di accreditamento presso FSC e ad opera dell’organizzazione indipendente Assurance Services International (ASI). Gli Enti accreditati sono responsabili dei controlli condotti sia in foresta sia in azienda, al fine di verificare che i requisiti definiti dagli standard FSC siano pienamente rispettati.
La certificazione FSC è una certificazione internazionale, indipendente e di parte terza, specifica per il settore forestale e i prodotti – legnosi e non legnosi – derivati dalle foreste.
Esistono due tipi di certificazione FSC: 1) la certificazione di Gestione forestale, per proprietari e gestori forestali, e 2) la certificazione di Catena di custodia, per imprese di trasformazione e/o commercio di prodotti forestali (es. carta).
Il Comitato Esecutivo di FSC International ha approvato la revisione dello standard FSC-STD-50-001 (V2-1) Requirements for use of the FSC trademarks by certificate holders. Lo standard modificato entrato in vigore il 1° Gennaio 2022 e prevede un lungo periodo di transizione fino al 30 giugno 2024.
Gli stock di prodotti già etichettati con la precedente versione della etichetta potranno continuare ad essere usati e distribuiti.
Come faccio a certificarmi FSC?
Dopo aver identificato la tipologia di certificazione FSC d’interesse, è possibile prendere visione degli standard di riferimento così da individuare requisiti e obblighi previsti attraverso il sito di FSC Internazionale,
Si può procedere in piena autonomia ovvero con l’aiuto di un consulente che supporti l’azienda in fase di preparazione. Deve inoltre essere individuato un Ente di Certificazione accreditato FSC al quale inoltrare la domanda di certificazione. Tale ente si incarica di condurre una verifica ispettiva presso la foresta o l’azienda/organizzazione, allo scopo di verificare il rispetto degli standard. Il buon esito di tale verifica determina la possibilità di conseguire la certificazione FSC della durata di 5 anni.
Per tutta la durata del certificato (5 anni) l’Ente di Certificazione provvede a verifiche di sorveglianza annuali volte a garantire che il rispetto degli standard da parte dell’azienda sia mantenuto nel tempo.
Da parte sua, FSC ha attuato una serie di iniziative di per garantire agli operatori in possesso della certificazione FSC di non dover attuare ulteriori accorgimenti per rispondere ai requisiti di legalità richiesti.
Avv. Alessia Pozzati
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